Gli obiettivi di Erede dopo Guala (La Repubblica)


Avvocato d’affari: di nome e di fatto. L’ultimo colpo realizzato dall’ottantenne Sergio Erede s’è concretizzato pochi giorni fa quando Space Holding, il veicolo costituito come spac che nell’autunno del 2018 aveva portato in Borsa Guala Closures, ha aderito con i suoi oltre 3.6 milioni di azioni ordinarie all’Opa lanciata dalla Investindustrial di Andrea Bomoni sull’azienda leader nella produzione di chiusure di sicurezza per alcolici e vini. Per Erede e i suoi soci l’incasso è stato di 30 milioni di euro, circa il doppio di quanto le azioni erano in carico nell’ultimo bilancio del veicolo. Erede per mezzo della sua cassaforte Penteco detiene il 23,1% di Space Holding e la stessa quota detengono i co-fondatori Carlo Pagliani, Edoardo Subert e Roberto Italia.Attraendo investimenti dalle più importanti famiglie dell’imprenditoria italiana – in via diretta o tramite family office – e da investitori istituzionali italiani e stranieri di alto profilo, Space Holding negli ultimi cinque anni ha promosso quattro spac di diritto italiano sul listino MIV (Market for Investment Vehicles) di Borsa Italiana (Space, Space2, Space3 and Space4), investendo fondi per un miliardo di euro. Nel giugno 2015 nella F.I.L.A., uno dei leader mondiali nella produzione e commercializzazione di prodotti per colorare, disegnare, scrivere e dipingere. Due anni dopo è stata la volta di Avio, uno dei campioni nel campo della propulsione spaziale applicata a sistemi di lancio; seguita a fine del 2017 da Aquafil specializzata nella produzione e commercializzazione di fibre sintetiche e pioniere della “circular economy”. Fino, appunto, a Guala Closures e all’ultima operazione, concretizzata tra fine del 2020 e l’inizio di quest’anno quando attraverso il veicolo Space Orion è stato rilevato il 35.2% di Adler Ortho, società specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di protesi articolari.

A dispetto dell’età Erede resta in prima linea nella professione legale, che lo vede coinvolto in alcune delle più importanti partite della finanza italiana. È al fianco di Leonardo Del Vecchio nella vicenda che chiarirà i destini di Mediobanca. Ha consigliato Violetta Caprotti nell’arbitrato su Esselunga e Urbano Cairo nell’arbitrato con Blackstone, finito per ora non benissimo per l’editore di Rcs. I suoi business personali sono divisi fra massicci investimenti immobiliari e private equity, in un portafoglio di attività che ruota attorno alla sua Penteco che nel bilancio annuale chiuso a giugno 2020 evidenzia un attivo di 106,5 milioni e un utile di solo 225mila euro dopo quello di 6,2 milioni del precedente esercizio. Sul totale delle partecipazioni la quota più rilevante (46,2 milioni) riguarda la controllata LaGare, subholding immobiliare che ha restituito alla controllante 11 milioni che erano stati erogati in conto futuro aumento di capitale.
Attraverso LaGare, che lo scorso anno ha venduto due hotel incassando 53,7 milioni, Penteco mantiene un piede nel mattone tramite la Effediemme, che possiede sette ville prestigiose a Forte dei Marmi, la Italia Palace attiva a Venezia con alcuni appartamenti di lusso nel prestigioso Palazzo Vendramin Costa a Venezia e la Leopardi Re, che ha un’iniziativa di sviluppo immobiliare nell’elegante via milanese.

Nell’anno della pandemia Erede ha movimentato molto il portafoglio finanziario costituito da quote di fondi e sicav e obbligazioni in valuta, vendendo asset per 22,2 milioni e comprandone per 19,2 milioni: l’intenso trading è però finito in pareggio e sono mancati così quei 6,4 milioni di guadagno che avevano spinto il precedente bilancio. A fianco di immobili e altri investimenti finanziari (tra i quali anche il 12% di Amsicora che ha il 14% della quotata Tiscali e il 14,3% di Ergo che detiene I’8,8% di Expert System) nel portafoglio di Penteco è rimasta una significativa presenza di private equity, già fruttifera negli anni passati, come il 5% del gruppo White Bridge Investments che proprio recentemente ha dato vita al polo italiano degli integratori attraverso la triplice fusione tra Specchiasol, Named e Phyto Garda. Quasi contestualmente alla nuova puntata quando ha rilevato il 16.4% della catena di hamburgherie Foodelicious attraverso il veicolo Lucullo Investments, di cui la cassaforte di Erede è primo azionista col 28%, in compagnia fra gli altri dell’imprenditore milanese Gino Del Bon della Bruni Glass.