Matite Fila in borsa con la Spac (MF)


A poco più di un anno dalla staffetta di fondi di private equity nel capitale (fuori Winch Italy di Edmond de Rothschild, Investment Partners, dentro Vei Capital di Palladio Finanziaria), lo storico gruppo Fila (Fabbrica italiana lapis e affini spa) al quale fanno capo, oltre che le omonime matite da disegno, anche marchi del calibro di Giotto, Lyra, Tratto, Das e Pongo, oggi protagonista di un riassetto azionario che lo porterà direttamente a Piazza Affari grazie alla fusione con Space spa, la spac quotata al Miv di Piazza Affari poco più di un anno fa.

Il gruppo Fila, controllato dalla famiglia Candela tramite la holding Pencil spa, è infatti stato scelto come il target giusto per la Spac promossa da Space holding srl, che fa capo a Sergio Erede (fondatore dello studio legale Bonelli Erede Pappalardo), Gianni Mion (vicepresidente di Edizione Holding), Roberto Italia (Chairman di Cinven in Italia), Carlo Pagliani (senior advisor di Morgan Stanley) ed Edoardo Subert (senior advisor di Rothschild), che nel dicembre 2013 aveva raccolto 130 milioni da blasonati investitori privati e istituzionali. Nell’operazione, che porterà alla fusione tra le due società e quindi alla quotazione di Fila, la Spac è stata affiancata dagli advisor Lazard e Bonelli Erede Pappalardo e Giovannelli e Associati, mentre Fila è stata supportata da Leonardo&Co e da Pedersoli e associati.

L’equity di Fila è stato valutato 228 milioni, per un enterprise value di circa 290 milioni (compreso il debito finanziario netto, che rettificato per la stagionalità si aggira sui 50 milioni), a fronte di un fatturato dei 12 mesi conclusi a fine settembre di 228 milioni e di un ebitda di 40 milioni.
Nell’ ottobre 2013, in occasione della staffetta dei fondi, la società era stata valutata 250 milioni, a fronte di un fatturato 2013 di 220 milioni e di un ebitda di 37 milioni, con un debito finanziario netto di 83 milioni.

La Spac acquisirà l’intera quota di Intesa Sanpaolo di circa il 13% e un 4% della quota di Vei, che scenderà quindi al 10,38%, pagando 39 milioni (la quota complessiva acquisita si trasforma in un 15,49% a seguito dell’annullamento di azioni proprie di Fila). «ln un giorno cosi importante come questo, in cui attraverso l’integrazione con Space approdiamo in borsa aprendo un nuovo capitolo della nostra storia imprenditoriale, vogliamo ringraziare Intesa Sanpaolo per averci supportato fin dal 1999 nel processo di sviluppo e internazionalizzazione», ha dichiarato Massimo Candela, che resterà amministratore delegato, mentre il padre Alberto sarà nominato presidente onorario e Gianni Mion presidente del Cda.

La famiglia Candela non cederà azioni ma si diluirà al massimo al 52,23% (e dei diritti di voto) a valle dell’ aumento di capitale che sarà sottoscritto da Space e che avrà un valore compreso tra 50 e 65 milioni, a seconda di quanti soci di Space non approveranno l’operazione di business combination proposta in assemblea e chiederanno il recesso (Space potrà quindi avere dal 30,4 al 34,5% del capitale).
Quanto ai soci promotori della Spac, nel caso in cui non si velrifichi alcun recesso, controlleranno il 2,93% del capitale.

«Se nessun socio chiederà il recesso, la Spac rimborserà ai soci 26,9 milioni. Riteniamo, infatti, che la società per il suo sviluppo futuro abbia necessità di un centinaio di milioni e che quindi con 130 milioni sarebbe sovraccapitalizzata», spiega a MF-Mi1ano Finanza Roberto Italia. «Se l’operazione avrà successo, Fila ha già previsto di aumentare la sua partecipazione al capitale dell’indiana Writefine Products dal 18,5 al 50% con un investimento di 15 milioni circa e ha già intavolato trattative informali per ulteriori acquisizioni con controparti europee che potrebbero avvenire carta contro carta». leri i consigli di amministrazione di entrambe le società hanno approvato l’ operazione di fusione, che sarà sottoposta alle assemblee degli azionisti il 19 e 20 febbraio. Ragionevolmente la fusione sarà operativa entro maggio.

Space cambierà poi nome in Fila ed entro fine anno quest’ultima si trasferirà dal Miv al mercato Mta.

Stefania Peveraro